Atletica leggera
Atletica, Mondiali: Shelly-Ann Fraser-Pryce e Ryan Crouser protagonisti di giornata. Per Fantini buon quarto posto nel martello
I protagonisti della giornata sono stati fondamentalmente due: la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che ha vinto i 100 metri femminili e l’americano Ryan Crouser che ha vinto il getto del peso
Terza giornata di gare ai Mondiali di Atletica Leggera e altra giornata che non ha portato fortuna ai colori azzurri, ancora a secco di podi. Nulla di nuovo all’orizzonte perché si sapeva fin dalla vigilia, complici le condizioni fisiche tutt’altro che positive di alcuni nostri Big, che sarebbe stata una rassegna iridata difficile e sicuramente lontana parente dei Giochi Olimpici di 12 mesi fa.
I protagonisti della giornata sono stati fondamentalmente due: la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che ha vinto i 100 metri femminili e l’americano Ryan Crouser che ha vinto il getto del peso.
Nei 100 metri femminili tripletta giamaicana con la 35enne, nonché campionessa del mondo in carica, Shelly-Ann Fraser-Pryce che ha vinto con un 10.67 di notevole spessore procedendo Shericka Jakson (10.73, PB) e la bicampionessa olimpica in carica Elaine Thompson-Herah (10.81). L’italiana Zaynab Dosso invece si era fermata in semifinale con il tempo di 11.28
Lo statunitense Ryan Crouser, grande favorito della vigilia, ha vinto il getto del peso ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per vincere la resistenza di un tenace Joe Kovacs (22,89 m). Crouser con (22,94 m) al quinto lancio si è messo al collo la medaglia d’oro. Tripletta americana chiusa da Awontunde (22,29 m). Peccato per Nick Ponzio che si è fermato al nono posto.
Nel salto con l’asta femminile la statunitense Nageotte ha bissato il titolo olimpico di Tokyo superando al primo tentativo la misura di 4,85 m, mentre la connazionale Sandi Morris, seconda, lo ha fatto solo al secondo tentativo. Al terzo posto l’australiana Nina Kennedy (4,80 m).
110 ostacoli maschili che hanno avuto momenti di suspense visto che il giamaicano Parchment si è infortunato durante il riscaldamento, poi veniva squalificato per falsa partenza il migliore della stagione, lo statunitense Devon Allen. Alla fine è stata vittoria con un gara sempre in testa per lo statunitense Holloway (13.04) davanti a Cunningham (13.08) e al sorprendente spagnolo Martinez (13.17).
La maratona maschile parla etiope. Il campione mondiale è infatti Tamirat Tola che ha chiuso la gara con 2 ore 5 minuti e 37 secondi, nuovo record della manifestazione, precedendo il connazionale Geremev (2:06:44) e il belga Abdi (2:06:48).
Dominio ugandese nei 10.000 m maschili. In una gara decisa praticamente al fotofinish, visto che tra il primo e il quinto ci sono stati solo 90 centesimi di distacco, a vincere è stato Joshua Chetpegei (27:27.43) davanti al keniano Mburu (27:27.90) e all’altro ugandese Kiplimo (27:27.97).
La migliore italiana di giornata è stata senza dubbio Sara Fantini che si è presa un ottimo quarto posto nel lancio del martello, miglior risultato di sempre per un’italiana ai mondiali. Per Fantini un buon 73,18 m al secondo lancio che l’ha posta alle spalle della statunitense Andersen che ha lanciato un clamoroso 78,96 m, della canadese Rogers (75,52 m) e dell’altra americana Kassanavoid (74,86 m)
Niente da fare per gli azzurri Scotti e Re eliminati nelle batterie dei 400 m, giungendo rispettivamente quinto e sesto nelle rispettive batterie.
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