Premier League
Premier League: Manchester United – Liverpool 2-1
Manchester United – Liverpool 2-1
Tre punti pesantissimi per i padroni di casa del Manchester United contro i rivali storici del Liverpool.
Vittoria meritata per 2-1 dei Red Devils che superano in classifica i Reds ancora a corto di vittorie dopo tre giornate e con soli due punti racimolati finora.
Prima grande soddisfazione nel teatro dei sogni di Old Trafford per Ten Hag, successo importantissimo per il morale e la fiducia della squadra. Vittoria di cuore, di gambe, di fiato, di testa, di determinazione.
Sull’altro versante prima sconfitta stagionale per la squadra di Klopp che al netto delle difficoltà, delle assenze e dei problemi ha deluso fortemente. Squadra senza identità, senz’anima, senza troppe idee. Non è questo il Liverpool visto negli ultimi anni, non è questa la squadra che i tifosi Reds si aspettavano di vedere ad inizio stagione. Certo per Klopp non dev’essere facile gestire una partenza-incubo così. All’Old Trafford metà panchina era composta da giovani promesse dell’Academy del Liverpool. Indisponibili per il match infatti lo squalificato Nunez, Diogo Jota, Matip, Chamberlain, Jones, Thiago Alcantara.
Red Devils che lasciano in panchina il capitano Maguire e Cristiano Ronaldo (solo 5’ minuti per lui sul finale di gara). Varane e Martinez coppia difensiva centrale che tanto bene ha fatto, così come il giovane Malacia, schierato terzino a sinistra a contrastare Salah. Sfida nettamente vinta dal 23enne difensore olandese, che pochissimo ha concesso all’attaccante egiziano.
Partenza forte dei padroni di casa, che spingono con tanti uomini in avanti, vanno a pressare gli avversari nella loro metà campo e sono pronti a combattere su ogni pallone. Bene i tre trequartisti a supporto dell’unica punta Rashford. Elanga, esterno a sinistra del 4-2-3-1 di Ten Hag, si è proposto molto, soprattutto nel primo tempo, sfruttando lo spazio creato dalle avanzate di Alexander-Arnold. Gara di quantità e qualità di Bruno Fernandes e Sancho, autore del goal che ha aperto la gara. Liverpool incerottato, a cui è mancata la solita aggressività a tutto campo, assente il “Gegenpressing” che ha reso famosa la squadra di Klopp, sempre in ritardo sulle seconde palle, uno sbiadito cugino della squadra armoniosa e fisica vista in passato.
Il Manchester United fa le prove del goal con Elanga al 10’ che sfrutta l’assist di Bruno Fernandes e si trova da solo davanti ad Alisson, ma colpisce il palo. Al 16’ il vantaggio dei pradoni di casa con Sancho che in area, si libera con una finta dei difensori e dall’altezza del dischetto batte Alisson. Dalla mezz’ora il Liverpool inizia ad alzare il baricentro e mostrare qualche trama di gioco, senza però impensierire mai De Gea, ben protetto dai suoi difensori. Al 41’ angolo per i Reds, testa di Milner e Bruno Fernandes per liberare indirizza verso la sua porta. Sulla linea Martinez blocca il goffo tentativo di rinvio che stava per diventare un clamoroso autogoal.
Nella ripresa al 52’ raddoppio dei Red Devils: Martial anticipa Van Dijk nel cerchio di centrocampo e serve Rashford che solo davanti ad Alison supera il portiere brasiliano. 2-0. Al 56’ gran parata di Alisson su Rashford servito da Varane al limite dell’area. Al 66’ Fabinho prova di testa su calcio d’angolo, para De Gea. Ancora Rashford dopo una serpentina entra in area ma il tiro finisce alto sulla traversa (75’). Al 79’ De Gea salva su un altro potenziale autogoal, questa volta di Martines, che per anticipare Firmino aveva indirizzato verso la propria porta. Al minuto 81’ accorcia le distanze il Liverpool: sugli sviluppi di un corner il portiere spagnolo De Gea salva su un primo tentativo di Carvalho, ma nulla può sul tapin vincente di Salah di testa. La scossa per i Reds non arriva, e la partita si chiude con la vittoria del Manchester United per 2-1.
Ten Hag avrà di che rallegrarsi, vista la prestazione dei suoi, mentre Klopp affronterà una settimana a dir poco complicata.
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