La Juventus deve ringraziare Perin: è 1-1 con la Fiorentina

È il 92′: la Fiorentina è in assedio nella metà campo juventina, com’è successo per buona parte della partita. L’uomo più avanzato della Juventus è Milik, a 40 metri dalla propria. In un altro mondo la Vecchia Signora dovrebbe provare a vincere al Franchi, seppur sia in campo difficile. Eppure, nella nostra realtà, la Juventus ha difeso il pareggio per tutta la partita e deve ringraziare solo Mattia Perin se possono tornare a Torino con un punto a cospetto di una grande Fiorentina, che dimostra di aver raggiunto una maturità di una squadra che se la può giocare anche con le big.

Vedere le partite della Juventus è monotono: i bianconeri passano in vantaggio nei primi minuti, poi tutti dietro per difendere il risultato senza dare continuità di gioco. Al Franchi è Milik a sbloccare il risultato di petto su assist di Kostic al 9′, con la seconda rete consecutiva del polacco. Poi è un monologo della Fiorentina che macina calcio minuto dopo minuto, al 29′ Kouamé trova il pareggio su contropiede.

La risposta di Allegri ad inizio secondo tempo? Fuori Di Maria, dentro De Sciglio. Cambio emblematico del non gioco proposto dell’allenatore bianconero. La Fiorentina continua a proporre gioco anche nella ripresa, Bremer e Danilo salvano su più occasioni che potevano trasformarsi in rete ma la reazione della Juventus non arriva mai. Altro episodio emblematico della giornata è Dusan Vlahovic in panchina per 90′: uno spreco non fargli giocare nemmeno un minuto, a maggior ragione se entra Kean in una posizione non sua.

Se è vero che prima del pareggio della Fiorentina Mckennie ha un’occasione che può chiudere la partita, allo stesso tempo nel corso del match la Juventus non ha mai avuto un sussulto di squadra, di gruppo. Ed i bianconeri devono solo ringraziare Perin per il risultato positivo, perché il portiere ex Genoa para un rigore a Jovic e compie un altro miracolo sul finale di Amrabat.