Serie B

Serie B, 13a giornata: le gare di sabato

Vincono Benevento, Cosenza, Parma e Reggina

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Serie B, 13a giornata: le gare di sabato

Vincono Benevento, Cosenza, Parma e Reggina 

 

Bari-Sudtirol 2-2

Un tempo a testa e Bari e Südtirol pareggiano per 2-2 al San Nicola. Micidiale uno-due degli ospiti nel primo tempo: dopo un palo di Rover, Tait insacca di testa su cross di Belardinelli ma per esultare deve attendere l’ok del Var, per controllare la posizione del pallone ripreso sulla linea di fondo prima dell’assist. Raddoppio in fotocopia di Odogwu con un’altra inzuccata ma Di Cesare, ancora di testa, tiene in gara i suoi. Nel secondo tempo è tutto un altro Bari, dopo l’ingresso di Botta. Schediler scuote la traversa ma il pareggio arriva ugualmente con Salcedo, che insacca di destro al volo su suggerimento di Ricci. Le due squadre provano ancora a superarsi con Antenucci e Carretta ma il risultato non cambia più.

 

Cagliari-Pisa 1-1

Ancora un pareggio interno per il Cagliari che con lo stesso risultato dell’ultima sfida alla Unipol Domus, chiude con un 1-1 contro il Pisa. A niente è valsa la terza rete consecutiva di Lapadula che è servita per pareggiare i conti dopo il vantaggio ospite, al 5′ della ripresa, arrivato grazie alla marcatura di Morutan. Un regalo in piena regola quello fatto ai nerazzurri dalla difesa del Cagliari, con Altare che ha lanciato a rete l’avversario. Al 22′ ci ha pensato l’italo-peruviano a raddrizzare la gara ma nonostante il forcing finale il risultato è rimasto invariato.

 

Cosenza-Palermo 3-2 (nostro servizio, clicca QUI)

Importante vittoria per 3-2 del Cosenza nel confronto interno con il Palermo. I silani tornano alla vittoria e interrompono la striscia positiva della squadra di Eugenio Corini che torna a denunciare qualche amnesia difensiva. I rosanero passano in vantaggio in chiusura di primo tempo con Brunori ma nel primo minuto di recupero incassano il pari di Florenzi. Nella ripresa, Rigione (11′) ribalta il match all’alba di sette minuti determinanti per la sfida. Infatti, Brunori (14′) sul secondo palo castiga ancora Marson ma al 18′ il Cosenza trova il gol vittoria con Larrivey, che di testa insacca sul cross di D’Urso. Nel finale, il Palermo ha un calcio di rigore per pareggiare ma Marson smanaccia la conclusione di Brunori dagli undici metri.

 

Modena-Perugia 1-1

Dalla sfida salvezza del “Braglia” esce un pari che non serve a nessuno. Il Perugia resta in fondo alla classifica, illuso dal vantaggio di Di Carmine, il Modena (2 punti in 4 gare) viene risucchiato dopo un mese di nuovo in zona playout. Succede tutto nei 7′ finali del primo tempo: al 37′ Bartolomei pesca in profondità Di Carmine, tenuto in gioco da Azzi, che in uscita infila Gagno. Prima del fischio di metà gara gran lavoro di Diaw, palla a rimorchio per il mancino chirurgico di Tremolada. Nella ripresa succede poco, solo Kouan e Armellino ci provano senza frutti e alla fine il pari è giusto per entrambe.

 

Parma-Cittadella 3-1

Il Parma ritrova subito il sorriso e i tre punti battendo nettamente il Cittadella al Tardini, dove ha raccolto la quarta vittoria consecutiva. I crociati si portano in vantaggio al 17′ su uno schema da calcio piazzato di Estevez, su cui la sponda aerea di Valenti favorisce la conclusione vincente al volo di Delprato al secondo gol di fila in casa che interrompe a 439′ l’imbattibilità dei veneti. Gli ospiti sfiorano il pari in avvio di ripresa con un diagonale fuori misura di Antonucci prima del raddoppio del neoentrato Camara che a centro area sfrutta l’assist di Sohm. Entra anche Benedyczak che cala il tris sul servizio in profondità di Inglese poi Antonucci realizza la rete della bandiera sugli sviluppi di un corner.

 

Spal-Benevento 1-2

La Spal dell’era De Rossi colleziona la prima sconfitta contro il Benevento che non vinceva dal 3 settembre quando la squadra allora allenata da Caserta si impose per 3-2 a Venezia. Mister Fabio Cannavaro, che ha ritrovato il suo amico De Rossi, ha vinto la sfida tra i due mister campioni del mondo ottenendo il suo primo successo alla guida dei giallorossi. Nonostante l’assenza di ben nove elementi il tecnico campano ha messo in campo una squadra che ha lottato su ogni pallone. Spal in vantaggio dopo soli dieci minuti con una magistrale punizione di Salvatore Esposito. Dopo il gol i padroni di casa spariscono e il Benevento prende il sopravvento senza pero’ mai creare seri pericoli ad Alfonso. E’ la Spal a sfiorare il raddoppio alla mezzora con La Mantia che per un soffio non riesce a correggere in rete il cross di Moncini. Il Benevento trova il pareggio al 33′ quando su una punizione di Farias non trattenuta da Alfonso e’ Capellini ad insaccare ma l’arbitro viene richiamato al Var ed annulla a causa di una spinta in barriera di Improta su Murgia. Nella ripresa la gara cambia volto quando la Spal rimane in dieci uomini per l’espulsione di Peda. I sanniti prima pareggiano al 28′ con Capellini in mischia e poi passano in vantaggio due minuti piu’ tardi con La Gumina. La Spal ci prova e sfiora il pari al ’90 con una punizione di Tunjov che finisce a lato di pochissimo.

 

Ternana-Brescia 0-0

Ternana e Brescia non riescono più a vincere. La squadra di Lucarelli ha infilato la quarta partita consecutiva senza successi e terza senza trovare la via della rete. Numeri peggiori per i ragazzi di Clotet che, invece, non vincono ormai da 7 giornate. Le rondinelle hanno pareggiato la quarta gara consecutiva. Al “Liberati” di Terni le emozioni sono con il contagocce. La più importante è quella capitata nel primo tempo sul sinistro di Cassata che ha chiamato in causa Andrenacci titolare per la squalifica di Lezzerini. Nella ripresa, zero emozioni con il Brescia che nel finale ha provato a spingere senza però mai mettere in difficoltà Iannarilli.

 

Venezia-Reggina 1-2

La Reggina vince 2-1 in rimonta a Venezia e rimane all’inseguimento del Frosinone. Parte forte la squadra di casa, che dopo 10′ va in vantaggio: brutta palla persa da Camporese, ne approfitta Crnigoj, passaggio a Pohjanpalo che tira da fuori area e sorprende Ravaglia. Quattro minuti dopo, gli arancioneroverdi sfiorano il raddoppio con un tiro di Crnigoj che scheggia la traversa. Al 22′, ci sarebbe il 2-0 del Venezia con un autogol di Giraudo ma dopo un consulto con il Var, l’arbitro Marcenaro annulla per fuorigioco. Gli arancioneroverdi vanno vicini al secondo gol nell’arco di due minuti; prima Ravaglia al 38′ respinge un tiro di Pohjanpalo, Busio liscia e lamenta una spinta da dietro e il portiere dei calabresi salva in angolo su Andersen. Dal corner, minuto 39, Modolo scavalca Ravaglia, Gagliolo salva sulla linea. A inizio ripresa arriva il pareggio ospite: tiro da fuori di Majer deviato da Wisniewski, Joronen tocca ma la palla finisce all’incrocio e danza sulla linea, Canotto ribadisce in gol. Il Venezia fatica a creare come nel primo tempo e arriva il vantaggio reggino con Hernani che, all’altezza del dischetto del rigore, scarica in rete dopo un rimpallo favorevole. I tentativi finali del Venezia non portano al pareggio e la Reggina va via con tre punti preziosi.

 

GIOCATA VENERDI’ 11 NOVEMBRE

ASCOLI – FROSINONE 0-1 (nostro servizio, clicca QUI)

Il Frosinone passa ad Ascoli grazie ad una rete di Insigne, nel corso di una partita turbolenta. Parte meglio l’Ascoli che si fa vedere subito con Mendes e Collocolo, mentre il Frosinone esce fuori dopo la mezzora con un colpo di testa di Moro (34′) che finisce fuori di poco.
L’Ascoli risponde (38′) con un destro a giro di Dionisi che non centra però lo specchio della porta. Nella ripresa l’Ascoli rimane subito in dieci per l’espulsione di Collocolo per qualche parola di troppo all’arbitro Marinelli. In superiorità numerica il Frosinone inizia a spingere alla ricerca del vantaggio e al 23′ Mulattieri si invola solo davanti a Guarna ma il pallonetto finisce alto. Il gol è nell’aria e arriva un minuto dopo con Insigne che trafigge Guarna dopo una cavalcata di Mulattieri.
Non ci sta l’Ascoli che accusa il direttore di gara per un mancato fischio su presunto fallo ai danni di Quaranta nell’azione del gol. L’Ascoli rimedia un altro rosso, stavolta ai danni dell’allenatore Bucchi. Inutile il forcing finale dei bianconeri con la traversa a tempo scaduto di Simic che spegne tutte le speranze.

 


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