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Intervista esclusiva ad Orfeo Zanforlin: “Juventus, io cambierei Allegri. Chiesa lascia molti dubbi”

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Momento difficile in casa Juventus, che nell’ultimo mese ha visto un netto calo di prestazioni e di risultati, che l’ha vista allontanarsi dalla capolista Inter e mettere sulla graticola la posizione di Max Allegri. In esclusiva abbiamo intervistato Orfeo Zanforlin, noto opinionista bianconero di Telelombardia, con il quale abbiamo toccato le diverse tematiche in casa della Juventus.

La Juventus sta vivendo un periodo negativo. Che percentuale di colpa dà ai giocatori e all’allenatore?

“Effettivamente la Juventus sta attraversando un negativo. Per quanto riguarda i giocatori non mi meraviglio: la profondità della rosa bianconera è limitata, essendo una squadra non costruita ma un po’rattoppata, con alcuni giocatori destinati al mercato e invece poi sono finiti titolari. Alcuni giocatori meritano di vestire questa maglia, alcuni meno.

Prevedevo che questa squadra non arrivasse fino in fondo: fino all’Empoli aveva stupito, i risultati venivano ed era circondata da un grande entusiasmo da parte dei giocatori, meno dal tecnico che conferma che l’obiettivo è il 4°posto. L’allenatore dovrebbe aiutare di più questo gruppo dal punto di vista mentale per superare il post Empoli, Inter, Udinese, ma soprattutto con il Verona. Sicuramente anche tra i giocatori serve più aiuto: fate conto che nel nostro organico di grande leadership tecnica e carismatica non ce ne sono, magari tecnica qualcuno meno dal punto di vista carismatico.”

Proverebbe a cambiare modulo? Vorrebbe vedere in campo dal 1’ Alcaraz?

“Non lo so. La Juventus si è preparata per giocare in questo modo, andare a mettere le mani ora potrebbe essere deleterio. Io credo che bisogna ritrovare l’equilibrio e gli entusiasmi persi strada facendo, oppure rischi anche la qualificazione alla zona Champions League. Bisogna cercare di vincere la Coppa Italia, che comunque è sempre un titolo e abbiamo bisogno di ritrovare a vincere qualcosa dopo qualche anno. L’operazione Alcaraz, nel momento che viene preso, pagato un milione al mese e poi non viene valutato. Non capisco perché Allegri non lo faccia giocare: questo è un giocatore che se lo vuoi tenere e poi devi spendere qualcosa come 30-40 milioni, anche se la cifra richiesta è 49, ma poi si può andare per una trattativa al ribasso, per una cifra attorno ai 25, massimo 30. Anche perché è del tutto ingiustificato un ingaggio così oneroso per questo ragazzo che ci deve far vedere quello che vale, sperando che lo possa mostrare nelle prossime gare aiutando la squadra a raggiungere il suo obbiettivo, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League”.

Rinnovo Allegri: pensa che verrà rinnovato il contratto oppure lascerà a giugno?

“Chi può dirlo in questo momento. Bisogna tenere conto di tanti fattori: il suo ingaggio, pesante e condizionante e ti farebbe pensare che sia arrivato il momento di cambiare. Bisogna vedere il cambiare per chi, allenatori bravi ce ne sono ma ti devi prendere il rischio di almeno un anno di apprendistato: c’è Thiago Motta, ma il tecnico del Bologna piace a diversi club italiani ed europei. Poi non so se sarà l’allenatore giusto per la Juventus e se lui sceglierà consapevolmente di allenare alla Juventus o sceglierà altre soluzioni. Sicuramente io sarei per un cambio, però la scelta è molto difficile e complessa. Probabilmente il gruppo squadra non è tutta con Allegri, non è tutta con questa filosofia del giocare in questo modo. Chiesa ne è un esempio: quando è in Nazionale dice che gli piacerebbe giocare in un alto modo. Magari non vedremmo subito una Juventus vincente ma magari più bella e che metterà un po’ più d’accordo.”

Capitolo Chiesa: le condizioni fisiche lasciano più di qualche dubbio. Lei lo rinnoverebbe oppure cercherebbe qualcosa sul mercato?

“Le condizioni di Chiesa lasciano molti dubbi. Un giocatore che non dà continuità nel suo rendimento, alterna buone prestazioni ad altre meno. Tanta panchina, proprio per questo quando rientra non è mai al top, perché ha bisogno di tempo per ritornare brillante. Contrariamente a quanti sostengono secondo me Chiesa si valorizza quando c’è spazio, ha bisogno di strappare nei suoi 40 metri, per correre e poi puntare la porta. Quindi secondo me per valorizzarlo bisognerebbe giocare qualche metro più in basso, costruendo più in basso e così valorizzarlo. Tante volte fa gol straordinari ma volte a grossi limiti di natura tecnica. Siamo di fronte anche al rinnovo, ma non penso abbia un grande mercato per le motivazioni elencate in precedenza”.

Chi vedrebbe bene sulla panchina bianconera al posto di Allegri?

“Prima citavo Thiago Motta. Probabilmente è l’unico candidato che mi piace, oppure bisognerebbe andare all’estero. Non mi convince Italiano, che fa un calcio spettacolare e valorizza i calciatori ma lascia troppo agli avversari, soprattutto a livello difensivo”.

Capitolo società: vorrebbe vedere un ex bandiera come Alex Del Piero in società la prossima stagione?

“Ci vorrebbe sicuramente un uomo di calcio nello staff dirigenziale, vicino a Giuntoli, uno come Del Piero o qualcun altro. Non dico come Ibrahimovic, che tuttavia è una figura presente che ascolta tutti e poi consiglia anche. A noi manca una figura come questa”.

Si parla di una cessione di Soulé per fare cassa a favore di un centrocampista: sarebbe d’accordo?

“Soulé è un bravissimo calciatore, straordinario. Quello che ha fatto di molto positivo la Juventus è l’Under 23: quando l’ha fatta era l’unica, poi si è aggiunta l’Atalanta e doveva partire anche il Sassuolo. In questo la società bianconera è stata la prima, valorizzando molti giocatori che un giorno potrebbero essere titolari in maglia bianconera nonché plusvalenze importanti e non quelle fittizie. Comunque la Juventus ha sempre fatto plusvalenza reali, perché quelle additate ai bianconeri sono di giocatori che poi giocano titolari in Serie A. Si parlava e si parla attualmente ancora del nulla. L’argentino sarà sicuramente oggetto di mercato: la Juventus dovrà fare sicuramente qualche sacrificio e vedremo a chi tocca. Sicuramente con un giocatore che sta dimostrando è più facile vendere, giocatori invece che non convincono per i molti problemi fisici – non solo Chiesa ma anche Vlahovic- non è detto siano ricercati anche perché hanno ingaggi importanti”.

La sorpresa in positivo di questa stagione si chiama Kenan Yildiz: gli darebbe la maglia n°10 nella prossima stagione?

“Yildiz dimostra, a differenza di tanti altri, la qualità di puntare l’avversario, anche due o tre, trovando la via del gol con una certa semplicità. Siamo di fronte ad un potenziale, sottolineo potenziale, talento che vedremo se saprà esplodere. Solo in quello momento gli potremmo dare la maglia vestita dai grandi giocatori della Juventus. Direi di avere un po’ di pazienza, però sicuramente è un giocatore predestinato; come tutti i giovani deve migliorare l’aspetto mentale, della disponibilità, della professionalità. Questo dipende da lui ma anche dal contesto in cui sta vivendo, cioè con la Juventus dove all’interno ci sono diversi giocatori importanti da cui lui può cogliere tanti suggerimenti, malizie ed esperienze. Speriamo lo faccia perché lui, insieme a Soulé ed altri, potrebbe rappresentare il futuro della Juventus. Però sappiamo benissimo che saranno anche oggetti del mercato: in questo periodo i bianconeri hanno bisogno di mettere i conti a posto, tenere conto degli ingaggi e delle possibili cessioni. A differenza di tante altre squadre in Italia dispone di giocatori in rosa e altri in prestito di assoluto valore, quindi la scelta tra chi tenere e chi cedere sarà difficile che spetta a Giuntoli. Non so quanto possa essere seguito da Allegri, in quanto ora non sappiamo se sarà nuovamente sulla panchina bianconera. Credo che certe cose vanno condivise con l’allenatore, altre no, nel senso che ci sono opportunità che si fanno senza il beneplacito dell’allenatore”.




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