Serie A
La Lazio batte la Juve 2-1 all’Olimpico
La squadra di Sarri vince una partita difficile contro un ottimo avversario, consolidando il secondo posto in classifica a 58 punti. La Juve, dopo avere trovato il pari con Rabiot, va di nuovo sotto e non riesce a superare nel finale la retroguardia biancoceleste.
Vince la Lazio una partita difficile e sofferta, e per questo ancora più pesante in ottica campionato. 58 punti per i biancocelesti, secondi dietro al Napoli a +5 sulla Roma e +7 sull’Inter quinta. Resta a 44 la Juve, che non è riuscita nel finale a superare la retroguardia biancoceleste.
GLI SCHIERAMENTI
Tutti disponibili per Sarri, che ritrova Immobile al centro dell’attacco con Felipe Anderson e Zaccagni ai lati. Il tecnico toscano riporta Hysaj sull’out difensivo di sinistra, e Marusic dall’altra parte. Coppia centrale Casale-Romagnoli. In mezzo Cataldi vince il ballottaggio con Vecino, con Milinkovic e Luis Alberto a fungere da mezzali.
Allegri, rimasto a Torino per l’influenza (in panchina il vice Landucci), non ha convocato Pogba e De Sciglio. Un turno di riposo anche a Danilo in difesa, con la Juve che dunque si schiera con Gatti, Bremer e Alex Sandro; solito centrocampo a 5 con Cuadrado e Kostic sugli esterni, Fagioli e Rabiot ai lati del play Locatelli. In avanti Di Maria a supporto di Vlahovic.
LA PARTITA
Tema tattico chiaro: alla Lazio il pallino del gioco, la Juventus attende corta sulla trequarti. Al 4’ Luis Alberto scalda i guantoni di Szczesny. Nei primi 6’ i bianconeri non riescono a superare la propria metà campo. La Juve si fa vedere al 7’, ma Vlahovic manda alto di testa. I due avanti ospiti chiudono in fase difensiva su Cataldi, spingendo il palleggio biancoceleste sugli esterni. Rabiot prende Milinkovic e Fagioli va su Luis Alberto. Cuadrado forma con i 3 centrali una sorta di retroguardia a 4, Kostic invece è molto alto sulla sinistra. La Lazio gira palla con pazienza, e con altrettanta calma la Juve chiude tutte le linee di passaggio, facendo densità nel mezzo. Testa di Milinkovic su calcio piazzato al 10’. Alto. Ancora Milinkovic di testa, fuori al 12’. Spinge la Lazio, Zaccagni è una spina nel fianco della difesa ospite. Buona azione della Lazio al 29’ con Felipe per Immobile che tira al volo dal limite. Respinge Szczesny. La Juve è tutta racchiusa negli ultimi 30 metri, trovare spazi per i biancocelesti è veramente difficile. Di contro, i padroni di casa sembrano più reattivi sul recupero palla. Si scambiano di posizione Rabiot e Fagioli per provare a coinvolgere Kostic, poco in partita nel primo tempo. Al 38’ passa la Lazio. Cross in mezzo di Zaccagni, Alex Sandro perde il duello con Milinkovic, il serbo da solo batte Szczesny. E’ 1-0, convalidato dal VAR per una spinta del serbo. Reazione immediata della Juve, di rabbia, che porta al pari. Da corner Bremer colpisce di testa, respinge Provedel ma sulla ribattuta si avventa Rabiot che ribadisce in rete. 1-1 al 42’. Decimo goal della Juve da corner, decimo del francese in stagione.
Nella ripresa ritmi più alti, la Juve sembra voler spingere, ma è nuovamente la Lazio a segnare con il migliore dei suoi (oltre a Luis Alberto): Zaccagni. Azione da destra a sinistra con Felipe che mette in mezzo, assist illuminante di tacco del “mago” Luis Alberto per il 20 biancoceleste che supera Szczesny al minuto 8’st. 2-1 Lazio. Si allungano le squadre, si aprono gli spazi. La Juve cerca il pari con Vlahovic di testa al 17’st. Alto. Triplo cambio ospite al 18’st: dentro Chiesa, Paredes e Milik. 4-3-3 per i bianconeri, con Cuadrado e Alex Sandro terzini, Di Maria e Chiesa ai lati di Milik. Cambia anche Sarri al 19’st. Fuori Immobile, dentro Pedro, con Felipe in mezzo. Attacca la Juve, vuole lottare uomo contro uomo, con lo schieramento speculare ai padroni di casa, alla ricerca del pari. Sarri vuole fisicità in mezzo a campo, entra Vecino per Cataldi al 24’st. Anche Cuadrado (ammonito e a rischio rosso) sostituito per Danilo. Di Maria illumina l’Olimpico con alcune giocate degne di un campione del mondo. Ora è la Juve a manovrare, la Lazio difende e riparte. Bianconeri che spingono soprattutto con gli esterni, Di Maria e Chiesa vengono cercati spesso dai compagni. Al 38’st Chiesa, entrato benissimo in partita, crossa in mezzo per Fagioli. Alto. Esce Zaccagni per Basic. Sarri vuole coprire il lato destro, in sofferenza negli ultimi minuti. Entra Miretti per Fagioli nella Juve. Tiro di Paredes dal limite al 44’st. A lato. Triplice fischio, vince la Lazio, consolidando il secondo posto in classifica.
COMMENTO
Partita difficile, due squadre difensivamente solide e difficili da affrontare per chiunque. Tanta qualità in avanti, soprattutto sugli esterni. Zaccagni, Felipe e poi Pedro da una parte, Di Maria e Chiesa dall’altra (forse la Juve avrebbe dovuto schierarli insieme prima?) hanno dato dimostrazione di come avere i piedi “educati” ed una buona condizione atletica può fare la differenza. La Lazio ha avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per colpire, anche dopo il pari juventino, con una grande azione degli uomini con maggiore qualità. Il cambio modulo nella ripresa ha dato linfa ai bianconeri, che però si sono scontrati con la migliore difesa del campionato. Romagnoli, Casale e compagni reggono l’urto, difendendo il vantaggio.
Tabellino
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All.: Sarri
JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria; Vlahovic. All.: Allegri
ARBITRO: Di Bello di Brindisi
MARCATORI: 38’ Milinkovic-Savic (L); 42’ Rabiot (J); 8’st Zaccagni (L);
AMMONITI: 41’ Bonucci dalla panchina (J); 45’ Alex Sandro (J); 45+2’ Locatelli (J); 5’st Cuadrado (J); 33’st Provedel (L); 40’st Milinkovic-Savic (L);
ESPULSI:
NOTE: 40’ espulso un collaboratore della panchina della Juventus per proteste;
Il cammino della Lazio fin qui in campionato:
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